Sull’uso del passato remoto e prossimo nei rinvii anaforici dei testi scientifici, giuridici e tecnici

Authors

  • Ilpo Kempas University of Helsinki, Seinäjoki University of Applied Sciences

Keywords:

lingua italiana, grammatica, tempi verbali, passato remoto, passato prossimo, rinvii anaforici, testo scientifico, giuridico e tecnico

Abstract

L’articolo esamina la scelta tra il passato remoto (PR) e il passato prossimo (PP) nei rinvii anaforici dei testi scientifici, giuridici e tecnici tra il 1500 e il 2000. L’italiano standard a base toscana si caratterizza per la grammaticalizzazione del PP come tempo aoristico e per la sua espansione nel campo semantico occupato prima dal PR. L’uso di questi due tempi nei rinvii anaforici è stato indagato empiricamente, raccogliendo tutti gli esempi di PR (N=146; più tardi ancora 24, cioè 170 in totale) usati in otto predeterminate frasi fatte (con dire e vedere) disponibili tramite Google nel momento di osservazione e un numero identico di esempi di PP, per scoprire le possibili differenze tra i due tempi in rapporto agli anni di pubblicazione dei documenti.  Inoltre, sono stati osservati i numeri totali degli  esempi di PP per confrontarli con quelli di PR. I  risultati rivelano che i cambiamenti avvenuti nella lingua in genere si riflettono anche nell’uso di entrambi i tempi, benché con ritardo. Il periodo ≤1800, soprattutto proprio l’Ottocento, si profila come “l’età dell’oro” del PR, mentre il Novecento conosce un’espansione sostanziale del PP. In totale, il PP risulta predominante nei rinvii anaforici studiati (N=857, 85,4%).

Section
Varia

Published

2022-08-25

How to Cite

Kempas, I. (2022). Sull’uso del passato remoto e prossimo nei rinvii anaforici dei testi scientifici, giuridici e tecnici. Neuphilologische Mitteilungen, 123(1), 171–201. https://doi.org/10.51814/nm.101856